Collezione: Scatole Segrete

Ettore Sottsass ha disegnato per Numa Scatole Segrete, in legno multi strato: cinque piccole architetture che esprimono una visione molto personale sul valore delle cose: quel valore simbolico che riescono ad assumere certi oggetti carichi di senso, quando li usiamo per un motivo molto preciso. 

Rosalia, Agnese, Teresa, Zita e Agata sono i nomi delle cinque scatole in legno proposte in 99 esemplari numerati. Cinque piccole architetture che esprimono una visione molto personale sul valore delle cose: quel valore simbolico che riescono ad assumere certi oggetti carichi di senso, quando li usiamo per un motivo molto preciso.

Cinque straordinarie interpretazioni di Ettore Sottsass di un materiale della tradizione come il legno, nel linguaggio fortemente iconografico che contraddistingue il grande designer. 

«Ho voluto disegnare scatole da aprire avendo cura di sollevare il coperchio lentamente con due mani, come se la scatola potesse sentire che sono gentile con lei e che non voglio minimamente maltrattarla. Scatole fatte con legni preziosi dove mettere cose anche un pò segrete: un pennello speciale, qualche quadernetto di carta speciale o più semplicemente qualcosa che vorrei rimanesse segreta. Forse bigliettini da innamorati». Ettore Sottsass

Edizione limitata di 99 pezzi. Ogni pezzo è numerato, firmato e venduto con certificato di garanzia.

Numa, Nuovi Materiali Antichi, è il progetto, guidato da Roberto Zani, che da alcuni anni lavora alla rilettura dei materiali della tradizione attraverso linguaggi espressivi contemporanei, producendo piccole serie e oggetti di design in tiratura limitata. La storia di Numa inizia nel 1999 con Metallia, collezione di oggetti in peltro di più autori e prosegue nel 2001 con la prima edizione in tiratura limitata: Just for Flowers, sei vasi in peltro disegnati da Ettore Sottsass.

Negli anni successivi il progetto Numa estende la sua ricerca ad altri materiali della tradizione, il legno a scavo e il vetro di Murano. Ne nascono tre nuove collezioni in tiratura limitata: Custodie di Giuseppe Rivadossi, del 2003; Tavole e Scatole Segrete, di Ettore Sottsass, del 2004.

Con il 2006 il progetto Numa intraprende un nuovo percorso di ricerca, risultato del suo incontro con la poesia, l’architettura e la filosofia. Insieme alla realizzazione in peltro di una straordinaria collezione di Tredici vasi disegnati da Mario Botta, propone a due illustri esponenti della cultura italiana, il poeta Mario Luzi e il filosofo Remo Bodei, due temi di riflessione letteraria.

Scatole Segrete

5 prodotti

  • Memento Wine rappresenta un nuovo passo nell’originale ricerca di Memento nel mondo del Glassware, un primo bicchiere pensato per gli amanti del vino, ottima scelta come come idea regalo, ma anche l’ideale complemento per il bicchiere Memento Originale, per una tavola colorata e ricca di stile.

    La scelta per tutte le occasioni, anche le più formali.Bicchieri in cristallo soffiato, fatti a mano.Bevante versatile, elegante ed inconsueto, perfetto per valorizzare gli aromi ed i profumi del vino, con tutta l’armonia del colore Memento Originale incastonato nell’anima dello stelo, disponibile in otto colori: Red, Mandarin, Black, White, Blue, Turquoise, Limee Yellow.I mastri vetrai Memento hanno realizzato il connubio perfetto tra colore e tecnica, dando vita ad un bicchiere di cristallo capace di soddisfare anche la clientela più esigente.

  • Il bicchiere Memento Wine Serie 01 Cristal racchiude in se tutti i valori del brand Memento Originale: è realizzato a mano, con soffiatura artigianale (questo fa si che ogni bicchiere Memento sia un oggetto unico e diverso da tutti gli altri), lavabile in lavastoviglie, con il colore come parte stessa della materia.

    Un calice in cristallo dal gioioso gambo colorato, esattamente quello che mancava sulla tavola Memento, da mescolare a piacimento con i piatti Memento Table e tutti gli altri bicchieri (e non solo..) in vetro Memento Originale o in metacrilato Memento Synth.

    «Possiamo così, abbandonarci, quasi un po’ indifesi, e lasciarci avvolgere dalla forza del colore; avere conferma che, nel nostro lavoro, fare cose belle e farle bene, prima ancora di essere una scelta imprenditoriale o una strategia di mercato, è una necessità personale e un piacere». Roberto Zani